Relitto degli Aranci

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Il Juan de Astigarraga era un mercantile a vapore  di origine spagnola, fu colpito da un siluro di sottomarino inglese al largo di capo Mele, il comandante con l’equipaggio fecero in tempo a portarsi sotto costa prima di affondare.

Il relitto si trova fronte il porto di Andora e giace alla profondità di 20 metri circa. Il suo soprannome “ relitto degli aranci” è dovuto al fatto del carico che trasportava al momento del disastro. Il ricordo dei vecchi pescatori è di un infinità di arance che galleggiavano a pelo d’acqua dopo il naufragio della nave spagnola.

Data la profondità scarsa per motivi di sicurezza della navigazione il Juan de Astigarraga venne fatto implodere.

Attualmente il relitto giace su di un fondale di sabbia e fango, le profondità massime variano dai 18 ai 22 metri, le lamiere contorte sono i testimoni muti delle operazioni fatte dopo l’affondamento, parte delle fiancate, delle ordinate e delle paratie sono ancora visibili e delineano il profilo della nave.

Spugne incrostanti, anemoni, spirografi, cerianthus, madrepore hanno ricoperto tutto ciò che resta della nave, gli immancabili saraghi, le triglie  i polpi, gronghi sono gli abitanti del sito, i più fortunati possono incontrare anche qualche esemplare di San Pietro e qualche ricciola.

Nelle immersioni notturne si possono incontrare splendide alicia mirabilis, timidi gamberetti e intanati nei buchi delle lamiere bellissimi paguri e granchi con la corazza arancione e striature azzurre chiamati: galatea strigosa